HEADER 2, di Edward Lee

HEADER 2, di Edward Lee

Se volete leggere qualcosa di veramente estremo, non ci sono dubbi: questo è il libro che fa per voi.

L’hardcore horror di Edward Lee qui assurge ad apoteosi delle più invereconde e oscene pratiche che potete concepire ma, ne sono sicuro, senza leggere questo libro non riuscirete a immaginarle nitidamente, perché ci vuole la mente di Lee, temperata per anni da una cultura estrema grazie ai suoi innumerevoli libri prodotti in una ormai lunga carriera di scrittore, per sviscerare un corredo di atrocità come questo.

Sia chiaro, una delle peculiarità della cifra stilistica di Lee è quella di immergerci sì in un coacervo di brutalità repellenti e sanguinose, porn-horror e perverse, ma sempre con un timbro noir incalzato da uno humor cinico e dissacrante. Con questo stratagemma di “genere” l’autore riesce a far sì che la narrazione non rimanga solo una carrellata di crude pratiche sadiche e memorabili per la loro unicità descrittiva, ma si distende in un’esposizione dai topoi che seppur seguano la metodicità di un genere risultano sempre avvincenti. La narrazione è quindi fluidissima, affinata dalla morbosa attenzione alle sempre originali descrizioni delle depravazioni violente che si susseguono – fil rouge che porta a una dilatazione di quel che si pensava possibile redigere in uno scritto horror, superando i confini di ogni moralità, portando il confine sempre più avanti, sempre di più.

Per cui leggendolo spesso ci si ritrova a chiedersi: fin dove Lee ci porterà nello spiattellamento della depravazione della mente umana? Lee non si dà un limite, non esistono demarcazioni moralistiche di nessun genere, ed è questo che è adorabile in lui. Ti puoi aspettare di tutto, e quello che accadrà sarà peggio di quel che avevi immaginato.

Corpi infilati in una fica gigantesca di una donna grassissima affetta da grottesche patologie; teste scopate dopo che vengono praticati chirurgici buchi nel cranio; cadaveri violentati e riempiti di merda direttamente dalla bocca.

Ora, della trama non voglio raccontarvi granché. Sappiate solo che alcuni componenti di una famiglia di  redneck, di bifolchi delle colline della Virginia, si scontra in una faida corredata da diverse e fantasiose vendette truculente con un clan di mafiosi capeggiati da Paul Vinchetti, produttore di snuff movie e narcotrafficante. Degno proseguimento di Header, questo secondo volume è assolutamente di più ampio respiro e connotato da una cifra stilistica ben superiore. Lo posso annoverare tra i romanzi che si è portato più al limite di qualsiasi altro abbia mai letto. Le pratiche torbide che nascono dall’inventiva dell’autore si innalzano in vera e propria arte immorale dell’immaginifico più crudo.

I redneck di Lee fanno impallidire quelli documentati da Rob Zombie nei suoi film, tratteggiandone le caratteristiche più aberranti (ma nello stesso tempo umani, umanissimi, e forse è questo quello che fa più paura…) – partoriti da una connotazione rurale, sanguinosa e perversa di un’America che sembra scontrarsi con la modernità, con i codici morali ed etici impartiti da una società civile che sentono estranea e lontana. Le uniche regole di questi soggetti sembrano essere la sopravvivenza e l’onore della famiglia, l’aderenza a una identità anarcoide selvatica, primitiva, pregna dai solidi precetti della vendetta, dell’occhio per occhio di biblica osservanza.

Header 2 è uscito begli Stati Uniti nel 2013 e i tipi di Independent Legions Publishing sono riusciti a portarlo in Italia solo quest’anno (altri volumi dell’autore li trovate nel loro catalogo) tradotto minuziosamente dallo stesso editore Alessandro Manzetti. Indipendent Legions Publishing si distingue sempre più per essere l’unica realtà editoriale italiana degna di nota nel genere horror estremo.

Potete acquistarlo dal sito della casa editrice QUI, oppure su Amazon in e-book QUI.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.