Vessel – Tafur Armageddon, di Caleb Battiago

Battiago torna con la narrativa breve e lo fa con una fulminante novella di Vessel, seguito ma alla stesso tempo autoconclusiva come la prima; Vessel, truce Tafur (cioè appartenente alle feroci bande di straccioni che a seguito della Crociata dei poveri, seguivano gli eserciti commettendo le più abbiette azioni) le cui gesta vediamo iniziare all’inizio della Prima Crociata. Il primo titolo, di cui abbiamo già parlato qui su la nuova carne, è VESSEL – Terra Santa Pulp, ora invece possiamo emozionarci con la narrativa evocativa del nostro con un secondo volume intitolato VESSEL – Tafur Armageddon. 

Sempre nell’Edizione Collection di Independent Legions Publishing, cioè pregiato volume con alette e illustrazioni interne del famigerato Cardoselli (anche copertinista), questo nuovo racconto lungo è ambientato qualche anno dopo dalla prima storia. Siamo tra il 1101 e il 1102 e alla Prima Crociata succedono una serie di campagne feroci nelle quali Longobardi, Francesi e Tedeschi si contendono il campo col Sultano turco Arslan, in Anatolia. Vessel e la sua banda di cannibali e depravati si sposta poi a Cesarea e qui finiscono per essere partecipi dell’apparizione con niente popò di meno che il Sacro Catino, il piatto dove Gesù ha mangiato l’agnello arrosto dell’Ultima Cena. Le avventure non finiscono, la banda avrà anche l’ardire di penetrare nella fortezza di Alamut, la montagna degli Assassini… Insomma, la peculiarità di questo volume, insieme al primo, è di riuscire a creare un fantasy dark storico, con forti basi documentate e una fantasia allo stato brado nello stesso momento. Non mancheranno descrizioni di battaglie feroci, sangue à go go, momenti tenebrosi e qualche spruzzata di umorismo caustico qua e la, marchio di fabbrica di Battiago.

Una storia di ampio godimento, che intreccia miracolosamente Storia e pulp fantastico.

Siamo già avvezzi alla padronanza della lingua narrativa di Battiago, alla sua originalità di generi ibridi, alla forza suggestiva del suo mescolare alto/basso come in un tornado di input  dosati in modo magico. Con questo libro non vi è che l’ennesima conferma.

Sappiamo che Vessel tornerà: l’autore ha confermato che vi saranno almeno altri tre volumi che formeranno con i primi due una pentalogia che insieme delineeranno alla perfezione questo fantasy hard, la carrellata da Gran Guignol delle Crociate del Tafur Vessel. Dunque noi novocarnisti non possiamo aspettare le nuove storie di Vessel con trepidazione ed estremo piacere.

Putridarium, di Paolo Di Orazio

Forse una delle cose più difficili della scrittura è provocare nel lettore la paura.
La paura non è una sensazione semplice: deriva da esperienze ataviche, cullate in un inconscio collettivo, e attinge da accadimenti personali, magari da fobie, o traumi.
Causare la paura con le parole è caratteristica attinta nelle doti del genio – la forza naturale produttrice – ed è mestiere, affinato col tempo, determinato dal metodo oltre che dalla visione.
Mentre leggo la novella Putridarium, di Paolo Di Orazio (pioniere dello splatterpunk italico e una delle poche grandi firme horror nostrane), non posso fare a meno di notare, come in filigrana, come in una radiografia di un meccanismo di ingranaggi ben oliati, tutto il criterio sopraffino esercitato dall’autore per riuscire a provocare, così nitidamente, senza fronzoli, con sapienza, la paura. Se si fa attenzione, si riesce a cogliere la maestria con la quale l’autore riesce, come in un mosaico, a creare l’arazzo perfetto, essenziale, per arrivare a determinare quello che si era prefissato.

 

Putridarium fa realmente paura. È una miscela di violenza, terrori fisici, allucinazioni esoteriche e grazia introspettiva di una preda, di una vittima sacrificale (la novizia Angie, costretta in un Putridarium, lo Scolatoio, dalla sua famiglia, e lì torturata da un gruppo di suore di clausura non poco inquietanti) in un’ambientazione gotica che di gotico ha solo alcuni elementi che poi si sveleranno in altro, come una scatola cinese di efferatezze, di sorprese macabre, nelle quali la morbosità e l’alienazione ha continuamente uno scatto in più, ogni qualvolta si apre un nuovo coperchio, ogni qualvolta si legge un nuovo capitolo.

Ben presenti i richiami a una serie di dicotomie: la madre e il padre, il corpo e la mente, la lucidità e la follia, il corvo e la colomba, la religione e la dissacrazione.
Nel volume è presente un secondo racconto lungo: Acque sinistre; altra deliziosa e inquietante storia ambientata tra le mura di un manicomio, racconto di impatto e scorrevole, un altro gioiellino; accusatorio, anche, di certi metodi cosiddetti di cura; l’elettroshock, sembra assurdo dirlo, in Italia è stato abolito nel 1978 ma ancora  è praticato in forma alternativa  in diverse strutture ospedaliere, nei casi di stati depressivi acuti.

Putridarium è pubblicato da Independent Legions Publishing, la casa editrice di Manzetti che ben conosciamo, ed è vincitore del Premio Laymon 2017, premio che ci auguriamo possa avere un continuo, visto il materiale che con questo libro è riuscito a proporci.

Paolo Di Orazio

Paolo Di Orazio è già stato intervistato da la nuova carne QUI.

Putridarium lo trovate a questo link.

LIVELLO 49 – I figli bastardi di Efesto – Audiolettura

Audiolettura di LIVELLO 49, primo capitolo: I figli bastardi di Efesto, romanzo di Alessandro Pedretta, edito da Independent Legions Publishing.
Voce di Davide Cattaneo
Musica e suoni di Big Whan Mojo Arrakhmel  
Il volume LIVELLO 49 lo trovate cartaceo a tiratura limitata QUI. 
L’e-book QUI.