HEADER di Edward Lee

HEADER di Edward Lee

 

Nello stato americano della Virginia l’Agente Speciale Stewart Cummings, riesce a coprire le spese per i medicinali che curano la malattia misteriosa della moglie con intrallazzi che coinvolgono gli stessi trafficanti che dovrebbe invece sbattere in gattabuia. A Cummings non importa essere un poliziotto corrotto perché il suo fine è mantenere in vita la cara Keith, chi non lo farebbe al posto suo? Gli capiterà poi un giro di droga, un affare di più alto spessore in confronto a quelli con cui ha sempre avuto a che fare e Cummings prende la palla al balzo, d’altronde si tratta di un mucchio di verdoni, come non dargli torto?

Parallelamente, nelle colline, tra gli zoticoni che le abitano, tra i bifolchi le cui faide tra famiglie perseverano da generazioni, vengono scoperti diversi cadaveri abbandonati, uccisi in maniera insolitamente oscena: sono per lo più donne, hanno un buco in testa e all’interno del cranio viene rinvenuto sempre del liquido seminale.

Cummings si imbatte in questi omicidi e, parallelamente alle sue sortite nel commercio di droga, vuole scoprire chi ci sia dietro questi efferati omicidi. Un solo termine gli riecheggia nella testa, accennato dal suo superiore, in relazione ai primi casi di quei corpi dal cranio bucato e sborrati dentro, e il nome è “cervellata”. Cervellata… Cummings non riesce a toglierselo dai pensieri perché dovrà pur significare qualcosa, e quel qualcosa, lo sente, non presagisce nulla di buono.

Intanto tra le colline è tornato Travis, un redneck leggermente ritardato che dopo undici anni di carcere si rifà vivo dal nonno nella sua casupola nei boschi. Il nonno è un vecchio mutilato che costruisce stivali a mano nella sua sgangherata baracca. Qui Travis verrà a conoscenza delle tragedie familiari passate, di vecchi rancori infiniti e quasi intrinsechi alla vita bucolica, ai turpi metodi di rappresaglia d’uopo nella zona.

La “cervellata”: è da bambino che Travis ne ha sentito parlare, dal padre e dal nonno, e ora finalmente entrerà in possesso di questa informazione che gli cambierà per sempre la vita.

Edward Lee

Edward Lee, uno dei maestri indiscussi dell’hardcore horror contemporaneo, è diventato famoso prevalentemente per questa novella. Dovevamo aspettare i tipi di Independent Legions Publishing per poterla assaporare in lingua italica, pubblicata nel 2017.

La maestria pindarica di Lee è quello di riuscire in poche pagine a passare da un genere all’altro senza interruzione, dal noir, a un certo poliziesco grottesco (complici i suoi trascorsi biografici), all’horror più estremo e crudo, fino alla connotazione pornografica che rende individuabilissima la sua cifra stilistica.

La scrittura di Lee è senza fronzoli e va al sodo ma non manca di caratterizzare i personaggi, di regalargli un background plausibile, di plasmarli con pochi accenni ma mirati e ben dosati in una loro fisionomia caratteriale delineata. Sono colpi di pennello in una tela su cui Lee poi abbonda nelle tinte più fosche ed estreme che un autore possa osare. “Header” è un libro che bisogna digerire tutto d’un fiato, e per digerirlo bisogna avere una propensione agli eccessi. La narrazione trasuda di umori, di pulsioni psicotiche, di sesso esplicito, di violenza quasi tribale. Se si pretende una connotazione della letteratura che spappoli i generi per regalarci una perla di hardcore letterario questo è il libro che fa per voi.

In appendice nel volume troviamo anche una chicca: il breve racconto “La ragazza larva nella prigione delle donne morte”, che già dal titolo vi farà trasalire.

Il catalogo della Independent Legions Publishing è unico nel panorama italiano, dato che spazia in quei generi tipicamente reietti nella nostra penisola. Di Edward Lee leggeremo a brevissimo il seguito di questo racconto, un vero e proprio romanzo che significativamente ha il titolo di “Header 2”. Ma nel catalogo dell’editore troverete altre perle del maestro dell’hardcore horror e di molti altri autori, imprescindibili per il genere e per l’horror non mainstream.

Occhi aperti e visitate il loro sito: https://www.independentlegions.com/

 

 

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